Le regioni del tè
Per iniziare ad orientarsi tra le specificità dell’isola la prima grande diversificazione da tenere in considerazione è tra piantagioni di alta quota (High Grown, 2700 m – 1200 m), media quota (Mid Grown, 1000 m – 600 m) e bassa quota (Low Grown, 600 m – 0 m). Solitamente infatti, il tè prodotto sulle montagne è più delicato, leggero e produce un infuso chiaro e brillante, mentre mano a mano che si scende di quota l’infuso diventa più corposo, intenso e i sapori si fanno sempre più ricchi e aromatici, fino ad arrivare alle note scure e quasi sapide dei tè cresciuti al livello del mare. Si può affermare senza dubbio che se fosse possibile piantare lo stesso identico seme di tè ad ognuna di queste diverse altitudini, si otterrebbe una pianta dalle caratteristiche organolettiche diverse, ed è su questa base che sono state individuate sette regioni agro-climatiche principali, che incarnano appieno l’unicità nella diversità che caratterizza il tè di Ceylon.
La mappa e i loghi delle regioni produttrici del tè di Ceylon
Nuwara-Eliya
Il cuore dell’isola di Ceylon è l’altipiano di Nuwara-Eliya, ad una altitudine di 2000 metri circa sul livello del mare. Qui l’aria è sem- pre umida e profumata dagli alberi di cipresso ed eucalipto, cascate d’acqua limpida sgorgano tra le rocce e la temperatura non sale mai sopra i 20°C. Sarà per questo che i coloni inglesi nostalgici del clima londinese vi fondarono una piccola città con tanto di Grand Hotel e campi di golf. Da qui potevano controllare facilmente le piantagioni che ricoprono quasi tutta la montagna, dove cresce un tè dalle fo- glie piccole e verdissime che produce un infuso leggero e delicato, dall’aroma dolce quasi moscato, così prezioso che a ragione si dice che Nuwara-Eliya sta al tè di Ceylon come lo Champagne sta ai vini francesi.
Dimbula
Sul versante occidentale delle montagne centrali si trova la famosa regione di Dimbula, una delle prime aree dove il tè venne coltivato a partire dalla fine del 1800. Qui il paesaggio tra monti, valli e colline è ricamato dai sentieri del tè percorsi dalle raccoglitrici che selezio- nano i migliori germogli nati dopo le piogge portate dal monsone di sud-ovest. La stagione produttiva comincia ad ottobre, quando arrivano i venti freddi e secchi del monsone di nord-est, e fino a marzo regalerà un tè lievemente corposo, dal colore aranciato e dal travolgente profumo.
Uva
Sul versante orientale delle montagne centrali è la grande regione di Uva percorsa dalla vecchia linea ferroviaria creata dagli inglesi per trasportare il tè dalle montagne al porto di Colombo. Qui il monsone di nord-est scarica le sue piogge da ottobre a febbraio, la- sciando il clima caldo e secco per il resto dell’anno tanto che i tamil che vivono numerosi intorno alle piantagioni hanno diversi riti per chiamare la pioggia. Tuttavia è proprio la stagione secca, quando il monsone soffia da sud-ovest bagnando l’altra parte delle montagne, quella in cui si produce il famoso tè Uva, caratterizzato da un gusto unico, deciso, con note agrumate.
Uda-Pussellawa
Incastrata tra la regione di Kandy e quella di Uva, c’è la piccola catena montuosa di Uda-Pussellawa, un’area poco abitata e quasi totalmente dedicata alla coltivazione del tè. Questa zona beneficia dello stesso monsone di Uva, ma vanta due periodi qualitativamente notevoli, producendo da luglio a settembre un tè morbido e delica- to, che acquista particolari note rosate verso fine anno, grazie all’in- flusso del monsone di nord-est.
Kandy
La strada che scende da Nuwara-Eliya verso nord attraversa cam- pi di tè e cascate cristalline fino ad arrivare tra le morbide colline di Kandy, l’antica capitale dello Sri Lanka, nelle fertili terre dove fu coltivato il primissimo tè di Ceylon. Questa è la parte settentrionale della Hill Country dove le piantagioni si estendono dai 1200 ai 500 metri di altitudine, il clima è umido, fresco e il tè prodotto è corpo- so, deciso ma al tempo stesso dolce e fruttato.
Sabaragamuwa
Scendendo le montagne verso sud-ovest si ha la netta percezione di avvicinarsi alla giungla tropicale: tra gli 800 e i 200 metri di altitu- dine il clima si fa caldo e umido, la vegetazione più fitta e quasi non si notano più le piantagioni di tè. Eppure è proprio la cintura della Sinharaja Forest Reserve che si estende poco più a sud a proteggere dal monsone di sud-ovest i preziosi cespugli di tè coltivati in queste zone. Qui il terreno prodigo di gemme e pietre preziose, presenta delle caratteristiche uniche che donano al tè un gusto forte e roton- do, ricco di note aromatiche.
Ruhuna
A est di Sabaragamuwa e giù a sud fino al livello del mare si esten- de la regione di Ruhunu delimitata a est dalla Foresta e dal Parco Nazionale di Yala. Questa è la terra degli elefanti e dei leopardi e le coltivazioni di tè sono arrivate solo negli anni sessanta, tuttavia in breve tempo la regione si è distinta per la sua produzione ricca e prolifica. Infatti la particolare composizione del suolo e il clima mitigato dal mare permettono alle piante di crescere rapidamente formando delle bellissime foglie lunghe e resistenti che restituiscono un infuso scuro, forte e intenso, dal retrogusto speziato.